Vedendo
come vanno le cose in Italia e come se la passa il Cattolicesimo
sotto la guida di papa Bergoglio, tra il serio e il
faceto immagino il testo di una nuova colletta da inserire in una
prossima edizione del “Messale Romano” (postconciliare) Messale
che, per l'occasione, potrà iniziare a chiamarsi “Ecumenico”.
Questo, per portare avanti le premesse di Nostra Aetate
(documento del Vat. II), il dialogo interreligioso e far in modo che
esso non sia estraneo a chi si reca in chiesa ma innervi la liturgia cattolica.
Non
so perché ma temo che questa immaginazione o prima o poi diverrà realtà.
Tutte le premesse sono già poste, non resta che tirare le logiche conclusioni. E allora se ci sarà chi ancora si meraviglierà, vuol dire che non avrà capito nulla di ciò che sta avvenendo pure oggi.
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