Avviso i miei amabili lettori che il blog è in corso di rinnovamento.
Non posso nascondere che la situazione generale, nel mondo e nella Chiesa in particolare, è piuttosto allarmante. Parlo di allarme, non di lutto o di disperazione, perché la sorte finale non è mai nella mani degli uomini, per quanto essi facciano di tutto per porre un muro in direzione della luce.
La luce, si sa, anche dinnanzi ad un ostacolo sa trovare qualche breccia per filtrare e indicare, così, la sua presenza in modo che chi ne è privo capisca di non essere solo.
Sarebbe molto facile articolare discorsi, come ho fatto fino ad ora, contro questo o quell'errore. Il problema è che quando il margine di appiglio per la verità rivelata è fin troppo ridotto, chiunque tacerebbe e infatti c'è un tempo anche per tacere.
Le istituzioni che paiono cadere o prima o poi cadranno, nonostante manifestino una vitalità fittizia.
Da ciò che rimane tutto ricomincerà.
Quello che è certo è che oggi più che mai le istituzioni religiose sono lontane dal loro carisma iniziale ma questo non significa che tale carisma non abbia valore o non possa più coinvolgere le persone.
Mantenere il lume della preghiera e della pratica religiosa è divenuto sempre più difficile ma è l'unica cosa da fare, come le note vergini sagge della parabola. Mantenere la tradizione nata dalla rivelazione è l'unico legame che impedisca il crollo personale e di un'intera civiltà.
A presto, spero!
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